Emanuela Murtas Equilibrio precario, 2010

























La R
ockwool
 ĆØ la fabbrica in attivo che improvvisamente ha chiuso lo stabilimento di Iglesias, in Sardegna, per aprirne uno nuovo in India laccando i lavoratori in un "Equilibrio precario" fatto di cassaintegrazione e disoccupazione. Lasciata l'occupazione della fabbrica, si sono accampati presso un cavalcavia a qualche Kilometro dallo stabilimento, ritornando vicino all'ingresso della miniera da dove essi provenivano, prima di entrare in fabbrica: anche la miniera, naturalmente, ĆØ chiusa. 
Emanuela Murtas ha chiesto ai lavoratori del presidio di ripercorrere l'intero percorso verso la ex-fabbrica su tre assi d'equilibrio. Sono stati realizzati due video: uno racconta il percorso e la storia personale di uno dei lavoratori che, attraverso un  testo integrato alle immagini, esprime tutto il suo dolore, rabbia e poesia, dedicando a sua figlia il suo pensiero piĆ¹ felice; l'altro invece ĆØ la fase finale del viaggio dove, sempre sull'asse d'equilibrio, viene data voce alla storia della vertenza. Un ritratto psicologico, sociale, politico, dove perĆ² e sempre presente quella chiave di lettura antropologica caratteristica della giovane artista.  -                              













"(...)Siamo qui, smaniosi di memoria, ancora e ancora a credere che possa essere il primo passo di rinascita per questo territorio. Lottiamo per questo, per tutti quei lavori frammentati e orfani di tutela, lottiamo verso le sabbie mobili dell’incertezza e dell’impoverimento, lottiamo e animiamo la lotta, “conquistando”! ChissĆ  se le bonifiche arriveranno, chissĆ  se questo ponte rimarrĆ  in memoria di quello che per mesi ĆØ stato. La memoria non ha piĆ¹ racconto, si ĆØ spezzata la ricchezza della sua dimensione, della sua forma; si ĆØ persa la solidarietĆ . In troppi non piĆ¹ a lottare con i poveri, ma a lottare contro i poverissimi. Bestie, ma non cani! I cani sono con noi, lo sono sempre stati, dal primo giorno. Come poter dimenticare il sostegno che lo stesso Whisky e il resto della gang, ci hanno dato al Festival! Infatti, eccoli! Sono qui, con noi, Imbambolati di fronte al sole, ma ancora a condividere tutti gli attimi, tutti i minuti di questi nostri racconti. 
(...)Ore13,00 Pronto il pranzo, pronta la tavola; “tutti a tavola!”. Neanche l’allettante e appetitoso piatto, riesce a contenere l’anima delle discussioni. Si parla di politica sociale e di territorio. Si parla di povertĆ . Si parla di Giuseppe.( un numero tra i tanti disoccupati di Iglesias, che per disperazione qualche settimana fa, aveva deciso di farla finita). Si parla della diffusa fatica di dare rappresentazione pubblica e valore politico a ciascuna di queste esperienze di vita dimezzata, di vita appesa, di vita a rischio. Emerge il bisogno comune di partire proprio dalla gente e dalla solitudine. La povertĆ  e la solitudine del singolo, sono il segno e il segnale di questa “terribile”crisi, che tormenta e lacera il nostro territorio e l’intero paese. Continuano a discorrere le mille problematiche sulla nostra questione sociale, gli sguardi si fanno tanto piĆ¹ interessanti, quanto piĆ¹ aspri e accidentati. Il silenzio ha spazio di qualche forchettata e tempo per ringraziare Ignazio, per l’ottimo pranzo; il resto ĆØ animato, respira di vivo, di vero e speranzoso.


(...)Ore 16.30 La giornata ĆØ stata intensa di vissuti, di prospettive, di speranze. Ci sentiamo degli ottimi interlocutori di lotta, ci sentiamo un punto d’esempio, di forza, di costanza e di svolta E DI COSTRUZIONE PER UNA NUOVA FIGURAZIONE DEL FUTURO nel nostro territorio.
“La politica siamo noi”!        
di Emanuela Murtas, ospite Rockbus
dal IsolaDeiCassintegrati



                                                                                                                              2Video / 00:03:25










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