Carlo Spiga - Rifugio Sgabùtzo


( 39.5N - 8.8E )
Domenica, 29 Aprile 2012
IL SOLE
tramonta 20:16
Durata del giorno 13:47
Carlo Spiga/Rifugio Sgabùtzo

A cura di Giuseppefraugallery
Testo di Emiliana Sabiu

Domenica, 29 Aprile 2012
18:30
Villaggio Normann – Gonnesa (CI)




A volte ti imbatti in luoghi familiari, ai quali senti di appartenere senza sapere perché: anfratti tra le rocce, tane negli alberi, ripari fra vecchi ruderi abbandonati. Quando capita, ti senti a casa, nel posto giusto. Quella tana non è più una tana, è la tua tana. E così cominci a trattarla con l'affetto e la cura che si riservano alle cose preziose. Magari ti viene voglia di condividerla con qualche ospite di passaggio, che la abiti a modo suo. La rendi un luogo accogliente e aperto, perché possa ripetersi l'incanto di un incontro casuale. 

Nulla potrà sostituirsi alla magia e alla perfezione del primo istante, della scoperta, del riconoscimento. Per questo non si sa bene dove sia: chi l'ha visitata non ama dare coordinate precise, e chi la cerca non le chiede, perchè tutto sommato, ognuno ha le proprie.





How much better is silence; the coffee-cup, the table. How much better to sit by myself like the solitary sea-bird that opens its wings on the stake. Let me sit here for ever with bare things, this coffee-cup, this knife, this fork, things in themselves, myself being myself. Do not come and worry me with your hints that it is time to shut the shop and be gone. I would willingly give all my money that you should not disturb me but let me sit on and one, silent, alone.

The Waves by Virginia Woolf




Emiliana Sabiu


Rifugio Sgabùtzo

Il nome è un turnover tra l'idea di rifugio, appunto (alpino, ad esempio, legato quindi ad un ambiente circostante), ed una certa mitologia adolescenziale che crea in luoghi alternativi pause e zone franche all'incombente empasse di regole del mondo adulto.

La casa è quella dove trovavano temporanea ospitalità i ragazzi (finchè ci sono stati) di Normann, sovrapposta nella memoria di Carlo Spiga alla cosiddetta "Villa Sgabuzza" (non cercatela nelle seriose guide rosse del Touring Club), agro nelle campagne di Assemini, dove si organizzavano feste o si passava semplicemente il tempo.
Sgabùtzo>nascosto>appartato

Lo spazio, definito nei tempi del suo primario utilizzo "appartamento dei minatori scapoli", appare abbandonato alla condizione di rudere, destino assegnatogli da chi avrebbe dovuto valorizzarne la storia. Immerso nel verde, a duecento metri dalla sede della GiuseppeFrau Gallery in una posizione unica per la visuale del tramonto sul mare, su cieli stellati e romantiche soluzioni temporali, rivive attraverso un intervento di pulizia artistica ed ambientale.

L'azione ha avuto inizio verso l'ora del tramonto del 29 Aprile 2012,lo spazio è stato nuovamente reso fruibile con un intervento sonoro in cui Carlo Spiga è stato affiancato da Luigi Massari, artista pugliese la cui ricerca si muove ultimamente verso la musica con il progetto TERZO FUOCO. Da questo momento il "Rifugio Sgabùtzo" avrebbe dovuto aprirsi ad una lunga serie di interventi con l'obiettivo di renderlo liberamente leggibile, ma l'IGEA (società responsabile della stato d'abbandono dell'edificio...e non solo di quello) ha preferito recintarlo, dando atto ai toni minacciosi con cui avevano accusato la nostra l'azione d'arte e bonifica.



Sgabùtzo Shelter

The name is a turnover between the idea of shelter, (alpine, for example, linked to an environment), and a sort of adolescent mythology which creates alternative places, breaks or free zones – from the rules of the adult world.

This house where the youth (as long as there were) of Normann found temporary accommodation  , overlapped, in the memory of Carlo Spiga, with the so-called “Villa Sgabuzza” (you will not find it in the earnest red guides of Touring Club), farm in the countryside of Assemini (Sardinia), where they organized parties or simply spend some time.
Sgabùtzo> Hidden >Secluded.

The space’s utility were originally defined as a bachelor’s apartment for miners, it is now a ruin, and its fate assigned by those whom were supposed to preserve its history.  Deep in the wood, two hundred meters from the GiuseppeFrau Gallery in a unique position for romantic sunsets over the sea and starry skies, it lives again through artistic intervention.  

The action will not have a precise start, but around the hour of sunset the 29th of April 2012, the space will be made usable with a sound intervention of Carlo Spiga with Luigi Massari, an artist from Puglia whose research is ultimately crossing the music fields with the project TERZO FUOCO.
From this moment the “Sgabùtzo Shelter ” will be open to a series of interventions with the goal to make it clearly readable.

http://terzofuoco.tumblr.com/

http://carlospiga.blogspot.it/


Senza dover aspettare che "qualcuno" metta fine allo stato di abbandono e degrado dei nostri siti dell'archeologia mineraria, questa mostra-azione ci permetterà di recuperare la piccola residenza dei minatori scapoli, a costo zero e senza permesso alcuno. L'evento su Facebook



















































  












 











































Vernissage alla GiuseppFrau Gallery















Nello spazio, dal 30 aprile al 21 giugno



























Noi l'abbiamo ripulito, loro (IGEA) lo hanno chiuso con una recinzione



Noi l'abbiamo ripulito, loro (IGEA) lo hanno chiuso con una recinzione, questo è il loro modo di mettere in sicurezza il territorio. L'edificio non è a rischio di crollo, era semplicemente in condizioni igieniche disperate. L'azione è stata sollecitata  e presa a cuore dal responsabile della zona dell'Igea, preoccupato della facilità con cui si può avere cura di un bene comune ... che per lui è Cosa Nostra, cioè di chi sembra voler far decadere un patrimonio di grande valore storico ed architettonico... Dicono per mancanza di soldi, ma quelli per recintare, invece che pulire li trovano sempre. 


CARLO SPIGA
 Nasce a Cagliari nel 1983, vive e lavora tra la Sardegna e Milano

 Mostre personali
2012
Rifugio Sgabùtzo
GiuseppeFrau Gallery, Gonnesa (CI)
2011
ULAN-ULAN! (con Alia Scalvini), Meme, Cagliari, pubblicazione fanzine Barbecue,
testi di Fabio Calzia, Alia Scalvini, Carlo Spiga. 
2010
SOUND OF PERSEVERANCE, trittico ironico, Nuoro, testo critico di Stefano Serusi.


Mostre collettive

2012
LA MASCHERA E IL VOLTO, a cura di Giorgio Viganò, Galleria Cart, Monza.

HOLIDAY ISLAND | A SARDINIAN EXPERIENCE!|, a cura di Giusy Sanna e Giovanni Casu, Supermarkt, Berlino

NON ROMPETE LE SCATOLE!, a cura di Luciano Cardella e Adriano Pasquali, Spazio b-art contemporary, Seveso

2011
CASA AUT-L’arte che assedia, a cura del Laboratorio Saccardi, Ex Casa Badalamenti, Cinisi, Palermo.

LET’S CIRCUS, a cura di Marco Colombaioni, Piccola scuola di circo di Milano.

GENERAZIONI GLOCAL, a cura di Sonia Borsato, Exmà, Cagliari.

2010
GENAU!, a cura di Giusy Sanna, testo critico di Giuliana Altea e Giusy Sanna, Lucas Carrieri Gallery, Berlino.

PUBLIC_OPEN SHOW, a cura di Giannella Demuro, piazza castello, palazzo della frumentaria, Sassari.

TESSERE, L.E.M. Laboratorio Estetica Moderna, Sassari.

CYMK_yellow, a cura di Sonia Borsato, studio”Sisinnio Usai”, Sassari.

2009
TOYS, MAN, Museo della Provincia di Nuoro.

ISHIWATA BIENNALE 2009, a cura di Mari Ishiwata, in the republic of ishiwata, WIR gallery Berlino.

OPEN STUDIO TAKT RESIDENCY, Takt kunstprojectraum, Berlino.

SPAZI D'UTOPIA, a cura di Mariolina Cosseddu, ex circolo dei marinai d’italia, Alghero.

2008
BABELFISH, a cura di Mariolina Cosseddu, Casa Meloni, Berchidda.

RECUPAGE, a cura di Alessandra Menesini, Centro Culturale il Lazzaretto, Cagliari, promossa dall’associazione Bartoli-Felter.
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2007
GEMINE MUSE, a cura di Alessandra Menesini, Museo d’Arte Siamese Stefano Cardu, Cagliari, promosso da GAI, CIDAC, DARC.
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11- ARTI SUPERIORI, a cura di Claudio Pieroni, Palazzo della Frumentaria, Sassari.

ATEROS CUENTOS_02, SA DOMO MANNA, a cura di Lia Turtas, Villanova Monteleone.

2006
VENTI INEDITI, a cura di Claudio Pieroni, Palazzo della Frumentaria, Sassari.

Eccit.à(r)ti- GIOCHI FATTI DAI GRANDI, Casa Ofelia, Sestu (CA).

A MARE L'ARTE, a cura di Alessandra Menesini, Centro Culturale il Lazzaretto,  Cagliari, promossa dall’associazione Bartoli-Felter
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2005
SGUARDI, a cura di Roberto Casiraghi, Galleria Contemporanea, Sassari.

INVITO A CORTE: SU PALATU DE SAS ISCOLAS, a cura di Andrea Zanella, Villanova Monteleone (SS).


Residenze

2009
Takt kunstprojectraum, Berlino. Workshop

2011
Luca Trevisani, Territorium Museum, Grande miniera di Serbariu, Carbonia(CI) a cura di Giorgio Viganò.

2008
Zebra crossing, workshop cosmic, a cura d Leonardo Boscani.



Premi

2010
Eden project- temporary hospitality structures, borsa di studio/scolarship, NABA, Milano.



Dal 2010 collabora con l’assoc. Cherimus ai seguenti progetti:

2012
SPACE…(spazio per arte creatività e…), Territorium Musem, Grande miniera di Serbariu, Carbonia (CI)

2011
Artissima Lido, Quadrilatero Romano, Torino
Il gioco dell’oca, di Marco Colombaioni, GAMEC, Bergamo
MultimediArt Senegal-Chadal, Dakar, Carbonia, Festival Etnicus Castiadas, Festival Carroponte Sesto San
Giovanni.
Nebida, laveria la marmora, Nebida(CI)

2010
Niniendi su pippieddu cun Sant'Anna e Santu Iacu, Perdaxius(CI)