Capodanno al Binario 21, l'Italia ha perso il treno, noi il lavoro.







Ogni treno che passa li saluta con la sirena e loro rispondono con i fischietti. E' un modo per dire che sulla torre, a 30 metri di altezza e col termometro di notte sotto lo zero, non sono soli. Sono i tre lavoratori appostati dallo scorso 8 dicembre su una torre tra i binari della stazione Centrale, a Milano, che passano al freddo, dopo quella di Natale, anche quella di Capodanno, per protestare contro la soppressione dei treni notturni a lunga percorrenza, che costerà il lavoro a oltre 800 dipendenti della Servirail, la ex Wagon-lits, e di Rsi per la manutenzione.

Gli artisti della GiuseppeFrau Gallery, che hanno passato la notte di Capodanno con loro, hanno preparato per l'occasione una serie di bottiglie con un etichetta speciale con la scritta: "L'Italia ha perso il treno, NOI IL LAVORO". Una testimonianza, la nostra, che viene dal territorio più povero d?Italia, dove i treni viaggiano a scartamento ridotto, a gasolio e nella maggior parte dei casi su vecchissimi convogli da terzo mondo, perennemente in ritardo, inesorabilmente lenti.























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