Scuola Civica d’Arte Contemporanea... Iglesias!
La Scuola Civica
d’Arte Contemporanea è un'opera d'arte pubblica e sociale del collettivo
Giuseppefraugallery, nata dalla collaborazione con il Comune di
Iglesias ha come mission quella di informare, formare e aggiornare la
comunità sui linguaggi, i codici espressivi, le opere, gli artisti e le
dinamiche proprie dell’arte contemporanea. Completamente autofinanziata
non riceve, raccoglie, utilizza, finanziamenti in denaro,
privilegiando pratiche della donazione e del baratto.
Nasce in Sardegna la prima scuola
civica d’arte contemporanea in Italia.
Nella provincia più povera d’Italia, in un territorio tra i più inquinati e depressi d’Europa, in una città tra le più ostili e distanti rispetto alle dinamiche dell’attualità artistica e culturale, gli artisti del collettivo Giuseppefraugallery, con la collaborazione del Comune di Iglesias, hanno dato vita alla Scuola Civica d’Arte Contemporanea Iglesias, la prima del suo genere in Italia.
La mission della scuola, non
immune da una certa dose d’utopia, è quella di informare, formare e
aggiornare la comunità sui linguaggi, i codici, le pratiche, le opere, gli artisti e,
più in generale, cercare di rispondere allo stereotipo popolare del perché
l’arte contemporanea sembra così facile da fare e difficile da capire.
Per troppi anni si è
intervenuti nei territori periferici solo a condizione di determinate garanzie
di produzione mirate principalmente ad un riscontro positivo all’interno del
sistema dell’arte, sottraendosi al confronto, sfuggendo al linciaggio,
lasciando il più delle volte i territori, e i rari amministratori che hanno
sostenuto i progetti, ancora più
soli e disarmati nella battaglia quotidiana contro l’esercito degli imbonitori,
dei dilettanti e degli impostori, che proprio in questi luoghi portano avanti
le loro crociate contro l’arte contemporanea, sventolando e sbandierando sempre
in forma caricaturale i suoi scandali la sua incomprensibilità per le masse
popolari, denunciando (non sempre a torto) i suoi costi ritenuti sempre più
insostenibili per la comunità:
Dopo aver ideato una
serie di interventi atti ad inventare, reinventare e riconvertire, senza
utilizzare risorse pubbliche, luoghi e ruoli per l’arte pubblica e sociale (Rockbus Museum, Territorium,
Agri-Factory, Distretto Culturale Open Source) il collettivo Giuseppefraugallery
continua
nella serie di azioni profondamente radicate nel territorio e nella comunità e,
come da consolidata pratica nel rispetto della precaria condizione economica
del territorio, anche la Scuola Civica d’Arte Contemporanea sarà
completamente autofinanziata, non ricevendo, raccogliendo, utilizzando,
finanziamenti in denaro, ricorrendo per la sua sopravvivenza a pratiche di
resilienza, della donazione e del baratto.
La Scuola Civica
d'Arte Contemporanea di Iglesias (CI) è articolata in due azioni formative:
i Corsi e percorsi d’Arte
Contemporanea, riservati agli iscritti, e gli Incontri d’Arte Contemporanea,
aperti al pubblico.
Sia i corsi che gli
incontri sono stati progettati per
permettere a chiunque di poter
conoscere e comprendere, le opere, gli artisti, i linguaggi, i codici espressivi dell’arte
contemporanea.
L’attività della
scuola civica inizia il 9 Luglio con una
conferenza pubblica sullo stato della pittura contemporanea in Sardegna tenuta da Efisio Carbone, mentre l’11
Luglio dovrebbero iniziare i corsi, o meglio il corso
introduttivo 1.0 demo, della durata di un mese.
Le iscrizioni
(max 10) vengono accettate in ordine cronologico, senza alcuna altra selezione
e sono rivolte a tutti: artisti, curatori, casalinghe, lavoratori,
disoccupati, laureati, studenti, pensionati, ecc.. Proprio questa composizione
piuttosto eterogenea degli allievi rappresenta, insieme alle conferenze che si
terranno prevalentemente all’aperto e comunque in un luogo frequentato dalla
popolazione, la particolarità dell’azione didattica che sarà giocoforza
rigorosamente open source.
La Scuola Civica
d’Arte Contemporanea sarà caratterizzata anche da un’attività di ricerca,
documentazione e d’archivio, sugli sviluppi dell’arte pubblica e sociale in
particolare nei territori in crisi e periferici. L’attività sarà resa pubblica
anche attraverso l’allestimento di mostre periodiche, di momenti conviviali e
di altre iniziative aperte a tutta la popolazione.
Sono inoltre
previste una serie di residenze per giovani artisti e curatori.
L’iscrizione ai
corsi è gratuita, mentre per la frequenza
è richiesto un libero contributo traducibile anche in beni (alimentari,
ecc.) e/o servizi utili per
organizzare al meglio gli incontri con artisti e curatori non residenti
nel territorio.