Perfomance-Sit-in contro l'ampliamento della dicarica di Genna Luas
Iglesias 22 Aprile 2013, La GiuseppeFrau Gallery con: Carlofortini Preoccupati, Associazione Adiquas, Neuroni Attivi davanti al palazzo municipale dove i dirigenti della Portovesme S.r.l. presentano al pubblico il progetto per la realizzazione dell'ottavo anello della discarica a Genna Luas
Oper@rticolo di Eleonora Di Marino
Crimini ambientali e servitù industriale
Il comitato Carlofortini Preoccupati ha organizzato un sit-in ad Iglesias. Ordine del giorno: no all'ampliamento della discarica di Genna Luas.
Per rivendicare il diritto alla salute della popolazione, sempre in prima linea nella battaglia contro lo stupro che il Sulcis Iglesiente subisce ormai da secoli e che lo ha visto alla mercé prima dello sfruttamento minerario e poi delle peggiori multinazionali inquinanti del pianeta (vedi Alcoa e Glencore), il comitato Carlofortini Preoccupati ha indetto per questa sera un sit-in ad Iglesias con appuntamento alle 16:30 in Piazza Municipio. Ordine del giorno: no alla proposta di ampliamento della discarica di Genna Luas, di proprietà della Portovesme s.r.l., a cui sono destinati i rifiuti derivanti dagli stabilimenti di Portoscuso e San Gavino. Un sito di raccolta per milioni di tonnellate di polveri sottilissime, alle quali basta una piccola folata di vento per propagarsi nei territori limitrofi, territori in cui sono presenti centri abitati quali Barega, Iglesias, Villamassargia, Domusnovas e Musei, con relativa popolazione, campi coltivati, greggi e qualsivoglia altro capo di bestiame, oltre fauna e flora selvatica.
Realizzata sullo scavo di un'antica miniera la cui coltivazione è terminata nel 1979, con successivi vent'anni di totale abbandono, è diventata poi discarica concepita, udite bene, «come recupero ambientale dell'area e riqualificazione dell'intera area degradata.»: così recita il progetto per il suo ampliamento, che si conclude con "tenere" fotografie di una spaesata volpe che in un piazzale si avvicina ad un dipendente, a voler dimostrare quanto sia ridotto l'impatto ambientale a Genna Luas. La Portovesme srl è una società che opera nel settore della metallurgia dei non ferrosi, leader in Italia per produzione di piombo e zinco, presente sul territorio da decenni. L'impianto oggi gestito da Portovesme s.r.l. nasce nel 1968 con il nome "Ammi Sarda" (Azienda Minerali Metallici Italia) società di proprietà in parte privata ed in parte statale, con lo scopo di sviluppare la ricerca di minerali di importanza strategica, quali rame, nichel ed altri minerali pregiati nelle miniere del Sulcis Iglesiente. Nel dicembre del 1978 la società viene rilevata dalla Samim S.p.A. (Società Azionaria Minerario Metallurgica) a partecipazione statale Eni, che nel 1985 diventa Nuova Samim S.p.A. Alla fine degli anni 90 l'Eni decide la dismissione e, nel luglio 1999, nasce la società Portovesme s.r.l., che viene privatizzata con la cessione alla Multinazionale Svizzera Glencore AG, attuale proprietaria.
Seppur in passato luogo di lotte operaie, la Portovesme srl pare sia una delle poche realtà nel Sulcis, oggi, a non avere problemi, vedi volontà di espansione nel periodo in cui la Glencore valutava l'opzione non andata in porto per l'acquisizione della ormai ex-Alcoa, ma anche l'assunzione di sessanta giovani solo pochi mesi fa, apprestandosi ad intensificare la produzione di piombo e zinco.