Eleonora Di Marino: Opera-Azione con le lavoratrici OMSA
Mantova 15 Gennaio 2012.
Contro chi non esita a mettere sulla strada 320 (ora 239) donne e qualche uomo per spostare la produzione all'estero dove la manodopera costa meno.
L'Omsa non è in crisi, nè in perdita !
Ma trasferisce l’impianto in Serbia poiché ciascun operaio costa circa 300 euro, un terzo del costo della manodopera in Italia.
La giovane artista della GiuseppeFrau Gallery, ha invitato le cassaintegrate Omsa ad indossare le calze sul volto, ribaltando il valore estetico e seducente dell'indumento, trasformandolo in un inquietante e minaccioso avvertimento. Nonostante la multinazionale cerchi di ridurle ad un numero anonimo, la deformazione del viso rivela ancora tutta la personalità del lavoratore che, attraverso un gesto, da lui deciso, manifesta tutta la sua forza, fatta di lotta e disperazione, ma anche di dignità ed orgoglio.
Le lavoratrici Omsa invitano tutte le donne ad essere solidali, "boicottando" i marchi Golden Lady Company (Golden Lady, Omsa, SiSi, Filodoro, Philippe Matignon, NY Legs, Hue, Arwa). Continueremo fino a che la Omsa non darà la garanzia di un posto di lavoro stabile per ciascun lavoratore e lavoratrice.